"Siori e siori, benvenuti in orbita!", il grande circo è pronto a raggiungere quota 400mila metri per uno spettacolo che promette di essere indimenticabile. Guy Lalibertè, cinquantenne canadese, fondatore del celebre Cirque du Soleil, questa mattina poco dopo le 9 si è trasformato nell'uomo cannone dei suoi sogni per essere lanciato a bordo di un cargo russo Progress verso l'appuntamento in orbita con la stazione spaziale internazionale (ISS).
Artista e imprenditore
Per unirsi alla missione S21 affiancando due professionisti dello spazio, e staccare così il settimo biglietto da turista spaziale messo a disposizione dai russi (il primo fu Dennis Tito nel 2001), Lalibertè ha pagato 30 milioni di dollari, ovvero quasi 3 milioni di dollari per ogni giorno in orbita intorno al pianeta. D'altra parte all'ex artista di strada i soldi non mancano: secondo la rivista Forbes l'imprenditore proprietario del 95% del Cirque avrebbe un patrimonio personale ben superiore ai 2 miliardi.
La fiaba di Guy
"Ho sempre desiderato vivere una fiaba – ha raccontato Lalibertè nel breefing che precede il lancio che si è tenuto alla base spaziale russa di Baikonur – " e lo spazio, ora che festeggio i miei 50 anni, è esattamente questo, un sogno che si materializza". Lui che la libertà ce l'ha nel cognome e che sulla terra è cresciuto artisticamente come mangiatore di fuoco, nello spazio – dove le fiamme sono vietate - si dedicherà all'acqua. Intende dar vita a uno spettacolo multimediale globale e promuovere come ormai fa da anni attraverso la fondazione The Drop, la consapevolezza dei ragazzi e degli adulti sul tema della scarsità delle risorse idriche.
Nasi rossi
L'imprenditore che abita il corpo del saltimbanco canadese non si è comunque assopito: lo spettacolo che si prepara a mandare in scena nello spazio sarà la base promozionale per le celebrazioni dei 25 anni del Cirque du Soleil , e chissà che non ne tracci anche il futuro percorso artistico. Nel razzo sono stati caricati anche nove preziosi nasi rossi da clown che con il docking previsto per il 2 ottobre dovrebbero raggiungere felicemente il nostro avamposto spaziale, e atterrare sui nasi dell'equipaggio della grande casa orbitante.
